Metamorfosi di uno spazio: creazione di un ecosistema
Ascoltare prima di progettare, comprendere prima di trasformare
Ogni progetto di interior design nasce da un dialogo autentico tra chi vive lo spazio e chi ha il compito di trasformarlo. In Bortoluzzi Arredamenti crediamo che l’ascolto sia il primo, fondamentale passo di ogni realizzazione: comprendere le esigenze specifiche, i desideri inespressi, le aspettative che si nascondono dietro la richiesta di “rifare una stanza”.
Questo progetto ne è la testimonianza perfetta: uno spazio longitudinale unico, caratterizzato da un’altezza importante con travi a vista e da una meravigliosa vista sulle Dolomiti.
La sfida? Trasformare questo ambiente generoso in un ecosistema articolato che includesse camera da letto, cabine armadio e bagno, senza perdere il senso di apertura e respiro.
Il dialogo con la natura come fil rouge progettuale
La prima cosa che colpisce entrando nell’ambiente è la finestra: una cornice naturale che incornicia le Dolomiti e porta la montagna dentro casa. Abbiamo scelto di non competere con questa bellezza, ma di valorizzarla.
La parete principale è rivestita con la carta da parati Temps Perdu di Glamora, realizzata in puro lino e viscosa, completamente ecocompatibile. La texture naturale del materiale dialoga con il paesaggio esterno, mentre il pattern crea profondità e leggerezza, amplificando la percezione dello spazio.
La Metamorfosi: da uno spazio unico a tre zone funzionali
Il cuore del progetto è la riorganizzazione funzionale dello spazio: dove prima esisteva un’unica grande stanza, oggi convivono tre zone che si parlano con eleganza e discrezione: camera da letto, bagno e cabina armadio.
1. La Camera da Letto: riposo e prospettiva
La zona notte è dominata dal letto Notturno di Flou, simbolo della cultura del riposo che da sempre caratterizza il brand italiano. La posizione è stata studiata per valorizzare la vista sulle Dolomiti, trasformando il risveglio in un’esperienza quotidiana di bellezza.
Dietro la testata del letto, la libreria Levia di Ronda Design compie una doppia funzione: da un lato offre spazio per libri e oggetti personali, dall’altro chiude visivamente la parte posteriore della testata, creando un “dritto” architettonico che definisce con precisione la zona notte senza bisogno di pareti divisorie.
L’armadio Molteni completa la zona: una scelta che parla di qualità che attraversa il tempo.
2. Il Corridoio Scenografico
Il corridoio d’accesso al bagno si concretizza in un tunnel ribassato, completamente rivestito total color con le soluzioni Kerakoll, che crea un passaggio scenografico e al tempo stesso funzionale.
Questo elemento architettonico risolve brillantemente diverse esigenze:
- diventa un elemento di design distintivo, un “corridoio esperienza” che trasforma il semplice passaggio in un momento di transizione consapevole
- definisce un percorso che accompagna dalla zona notte alla zona bagno
- nasconde ai lati le due cabine armadio, rendendole accessibili ma discrete
- crea un contrasto volumetrico che esalta l’altezza della camera e del bagno
3. Il bagno padronale e le cabine armadio
Oltre il tunnel, lo spazio si riapre: il bagno padronale e le due cabine armadio mantengono l’altezza originale della stanza con le travi a vista, preservando quella sensazione di respiro e generosità che caratterizzava l’ambiente iniziale.
Le cabine armadio, posizionate ai lati del corridoio, sono facilmente accessibili ma visivamente separate dalla zona notte, garantendo ordine e funzionalità senza compromettere l’estetica complessiva.
Il risultato
Questo progetto racconta cosa significa per noi “progettare su misura”: ascoltare profondamente le esigenze di chi vivrà gli spazi ogni giorno, immaginare soluzioni che risolvano problemi concreti, e realizzarle con la cura del dettaglio che fa la differenza tra un ambiente ben arredato e uno spazio che ti assomiglia davvero.
Abbiamo creato insieme un ecosistema domestico dove ogni elemento ha un senso, ogni scelta risponde a un bisogno, ogni dettaglio contribuisce all’armonia dell’insieme.
La vera qualità di un progetto non si misura solo nell’estetica del risultato finale, ma nella capacità di quello spazio di accompagnare, giorno dopo giorno, la vita di chi lo abita.
